BIO
GENTUCCA BINI
Nata nel 1973, è cresciuta respirando arte e moda accanto a una nonna couturier: Bruna Bini. Ha studiato architettura a Milano e a Parigi, dove ha lavorato nell’atelier di Pierre Cardin e come assistente del fashion editor Andrée Leon Talley. A Parigi ha anche incontrato Karl Lagerfeld e iniziato con lui una collaborazione per creare cappelli per i defilées Chanel Haute Couture. Già direttrice creativa del marchio Romeo Gigli, dirige ora il suo, mentre le sue creazioni di alta moda vengono esibite in passerella alle sfilate di Parigi e Roma.
Gentucca Bini ha dato vita ad elementi architettonici su Alcantara, grazie a stampe ad altissima risoluzione di materiali del mondo dell’architettura, fedelmente riprodotti sul materiale, si fanno leggeri e morbidi al tatto. Una sfidante interpretazione che suggerisce l’estrema versatilità di Alcantara, duttile materia a servizio della creatività più innovativa.
"LOCAL ICONS - GREETINGS FROM ROME"
“Local Icons. Greetings from Rome”, frutto della collaborazione tra il Museo MAXXI di Roma e Alcantara, è stata in mostra dal 27 marzo al 7 giugno 2015 ed ha rappresentato un metaforico viaggio nella città eterna, attraverso la reinterpretazione creativa di alcuni oggetti-simbolo. Tra tutti spiccava “Saluti da Roma” di Gentucca Bini, un progetto in cui Roma è riferimento alla memoria, il MAXXI quello alla contemporaneità, Alcantara lo strumento espressivo all’avanguardia: un guanto che riproduce la gestualità tipicamente italiana, che Roma è particolarmente accentuata (Aò, Tié, Vaf, Ave); un tema conduttore quello dei marmi delle statue di Roma, la cui inconfondibile texture è stampata su Alcantara.
Aurora Museum / “Unordinary Space”
Alcantara è stata protagonista all’Aurora Museum di Shanghai da novembre a febbraio 2016, con una serie di installazioni site-specific pensate per questo straordinario spazio espositivo. L’esposizione è stata una riflessione sugli ambienti architettonici e metaforici che collegavano e mettevano in relazione il building Aurora, punto di riferimento dello Skyline di Shanghai, con l’annessa infrastruttura museale progettata da Tadao Ando.
L’opera di Gentucca Bini “Arora Mueum” rappresenta l’ideale seguito del concept pensato per la mostra “Alcantara Technology of Dreams” , presentata a Palazzo Reale a Milano durante Expo. Per “Unordinary Space”, l’artista trasforma la Chandelier Hall, con il suo caratteristico stile barocco, per offrire al visitatore l’esperienza di una contemporanea stanza caleidoscopica.
La durezza degli elementi architettonici è controbilanciata dalla morbidezza dei materiali Alcantara che, attraverso un complesso processo di stampa fotografica, appaiono come fatti dello stesso marmo, vetro ed elementi luminosi presenti nella reale architettura della Chandelier Hall.
ALCANTARA, TECHNOLOGY OF DREAMS
La straordinaria cornice delle stanze dell’Appartamento del Principe a Palazzo Reale ha ospitato nel 2015, in occasione di Expo, la mostra “Alcantara, Technology of Dreams”: un invito a varcare le soglie e i confini fra realtà e sogno, fra concretezza e immaginazione. La ricchezza decorativa dei rivestimenti storici è stata l’ispirazione da cui è partita Gentucca Bini per “Sul-reale”.
La famosa stilista e designer ha disgregato lo spazio in un gioco di illusioni ottiche che hanno evidenziato la capacità d’impressione fotografica a stampa di Alcantara.
Alcantara Magic HOTEL
Oltre 200 mq di morbida Alcantara hanno rivestito il ponteggio di uno dei palazzi in ristrutturazione della celebre via pedonale di Corso Como, riproducendo la facciata di un vero e proprio albergo e arricchendosi, nelle ore notturne, di coinvolgenti proiezioni in video-mapping. Frutto della mente creativa e poliedrica di Gentucca Bini, è nata così una maxi installazione artistica che non ha precedenti nella comunicazione outdoor e che, grazie alla tecnica della stampa fotografica in ultra HD, risaltava tutta la versatilità e unicità del materiale.
“Sono molto lusingata che Alcantara mi abbia affidato un incarico di tale prestigio e scala. Fin dal primo progetto insieme, ho voluto sperimentare la caratteristica che ho scoperto, quella che più mi ha colpita di questo straordinario materiale e che sto declinando nei nostri nuovi progetti: la resa fotografica della stampa che, grazie alle caratteristiche di Alcantara, riesce a trasformarla da elemento bidimensionale a mondo tridimensionale e magico! Per questo ho battezzato questa grande installazione “Alcantara Magic HOTEL”, perché Alcantara e il suo mondo sono davvero magici, come magica è la collaborazione che stiamo portando avanti, preziosa anche all’evoluzione del design”.
Ho visto un Re
Apre l’esposizione “Skinned” di Gentucca Bini, un lavoro sul disturbo, sull’errore che crea distorsioni, rivelazioni indesiderate, lasciando che si veda quello che non si dovrebbe. In questo caso, lo strato sottostante alle decorazioni: un fittizio muro di cemento armato.
Uno sfidante progetto di Gentucca Bini personalizza l'Headquarters Alcantara
Matericità al cubo per questo progetto firmato da Gentucca Bini, che ha personalizzato la sede Alcantara in via Mecenate a Milano. La reception dell’azienda cattura e avvolge il visitatore con un total look che ricalca le eleganti venature del marmo bianco di carrara, materiale dalla storia antica con cui in ogni epoca si sono misurati grandi scultori e architetti. Il decoro riveste le pareti, il banco della conciergerie e due eleganti poltroncine, mimetizzandosi con il pavimento in vero marmo di carrara.
Nello stesso ambiente una scultura – pensata da Gentucca Bini per il progetto “Local Icons. Greetings from Rome”, presentato al Museo MAXXI di Roma nel 2015 – reinterpreta la più tipica gestualità romana, spiccando nel candore dello spazio, rivestita in un decoro marmo nero marquina e dettagli rosso fuoco. Il tutto in Alcantara.
La hall d’ingresso dell’azienda, vestita in un particolare finissage grigio cemento, sfoggia invece una inedita e sorprendente immagine dall’aspetto industrial. Il materiale, presente a parete e a soffitto accoglie dipendenti e visitatori occasionali con un fascino sobrio e austero, introducendo nell’universo colto, materico e contemporaneo di Alcantara.